Condannato il socio che scarica dati dai sistemi informatici in vista dell’avvio di un’attività autonoma

Ai fini della configurabilità del reato di accesso abusivo ad un sistema informatico, risulta decisiva la finalità perseguita dall’agente che abbia effettuato l’accesso tramite password regolarmente posseduta. Il reato sussiste infatti laddove il potere di accesso sia esercitato in contrasto con gli scopi che sono a base dell’attribuzione del potere stesso oppure in contrasto con le regole dettate dal titolare o dall’amministratore del sistema.

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 34296/20; depositata il 2 dicembre)

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