Ostia consacrata gettata a terra e calpestata, lo stato confusionale non esclude la condanna

L’essere preda di uno stato confusionale non rende meno grave l’oltraggioso comportamento tenuto durante una messa e consistito nel prendere un’ostia consacrata, gettarla a terra, calpestarla e sputarci sopra.
Confermata perciò la condanna per un detenuto, sanzionato con due mesi di reclusione per avere offeso la religione cattolica durante una funzione religiosa celebrata in carcere

(Cassazione, sentenza n. 23337/21, sez. III Penale, depositata il 15 giugno).

Condividi