Sui social accusa il collega di “manipolazioni psicologiche” sugli studenti: professoressa condannata

Per i Giudici le frasi incriminate, condivise su Facebook dalla donna, sono evidentemente diffamatorie nei confronti del professore presentato come “spregevole” e autore di “manipolazioni psicologiche” sui giovani allievi. Inutili le scuse della donna e l’oscuramento della pagina sul social network: ella dovrà anche risarcire il collega.

(Corte di Cassazione, sez. V Penale, sentenza n. 13979/21; depositata il 14 aprile)

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